Tantissimi genitori (soprattutto mamme) riporta un significativo carico mentale
legato alla genitorialità. Scopri come riconoscerlo, condividerlo e bilanciare il
prendersi cura dei figli con il prendersi cura di sé.
Il carico invisibile della genitorialità
Essere genitori oggi significa navigare aspettative alte, ritmi frenetici e pressioni costanti.
Dietro la fatica che tanti genitori raccontano non c’è solo stanchezza fisica, ma anche il
peso del carico mentale:
- Ricordarsi scadenze, appuntamenti, necessità
- Anticipare bisogni e problemi potenziali
- Gestire l’organizzazione familiare
- Monitorare lo sviluppo emotivo e cognitivo dei figli
- Coordinare attività, impegni, socialità
È quell’elenco infinito di pensieri che occupa la mente anche quando tutto sembra
tranquillo.
Il carico mentale è distribuito in modo diseguale
Ricerche mostrano che questo carico cognitivo ricade in modo sproporzionato su uno dei
genitori, creando squilibrio, frustrazione e un senso di solitudine che non sempre si riesce
a esprimere.
Riconoscerlo è il primo passo per riequilibrarlo.
5 segnali di sovraccarico da non sottovalutare
- Difficoltà a essere presenti Ti accorgi di essere fisicamente con i tuoi figli, ma la
mente è costantemente occupata da liste di cose da fare.
- Irritabilità sproporzionata Reagisci in modo eccessivo a piccoli inconvenienti o
cambiamenti nei piani.
- Senso di inadeguatezza costante Hai sempre la sensazione di non fare abbastanza,
nonostante l’impegno continuo.
- Distanza emotiva Ti senti emotivamente prosciugato, con poco da dare sul piano
affettivo.
- Oblio di sé Non ricordi l’ultima volta che hai fatto qualcosa solo per te, senza sensi di
colpa.
Strategie per alleggerire il carico e ritrovare equilibrio
- Rendere visibile l’invisibile• Scrivi tutto ciò che gestisci mentalmente in una settimana
- Condividi questa lista con il partner o i familiari
- Discuti apertamente di come redistribuire questi compiti
- Stabilire priorità e confini
- Distingui l’essenziale dal “sarebbe bello”
- Concediti di abbandonare il perfezionismo
- Impara a dire no senza spiegazioni elaborate
- Creare sistemi, non solo liste
- Stabilisci routine che funzionano per tutti
- Usa strumenti condivisi (calendari, app)
- Delega responsabilità, non solo compiti
- Programmare il tempo per sé
- Inserisci in agenda momenti non negoziabili per il tuo benessere
- Tratta questi appuntamenti con la stessa serietà di quelli di lavoro
- Inizia con 20 minuti al giorno e aumenta gradualmente
- Coltivare una rete di supporto
- Connettiti con altri genitori che vivono sfide simili
- Considera scambi di tempo con famiglie amiche
- Non esitare a chiedere aiuto quando necessario
L’auto-cura non è egoismo, è necessità
Prendersi cura di sé non è un lusso, è un prerequisito per essere genitori presenti ed
emotivamente disponibili. Il tuo benessere è fondamentale per la serenità di tutta la
famiglia.
Piccoli rituali quotidiani possono fare una grande differenza:
- 5 minuti di respiro consapevole al mattino
- Una pausa da soli durante la giornata
- Un’attività rigenerante settimanale
La genitorialità consapevole in pratica
La consapevolezza genitoriale significa fermarsi ogni tanto e chiedersi:
- Sto ascoltando i miei bisogni o li sto sempre mettendo da parte?
- Posso riorganizzare le responsabilità in modo più equo?
- Cosa mi sta dicendo il mio corpo quando mi sento al limite?
- Quale modello di adulto voglio essere per i miei figli?
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